Continuo nel mio periodo di ricette, sperando di non annoiare nessuno, ma mi sembra corretto dopo aver parlato di uno stile parlare anche della mia versione, nel bene e nel male.
IL NOME
Il nome di questa birra è “Urban Hymns - 3.0”.
Nonostante sia la mia terza Dark Mild è la prima volta che ne parlo in questa newsletter. Essendo una birra inglese, l’album per il nome non può che essere tipicamente british. Urban Hymns è infatti l’album più famoso dei The Verve, un album che nel 1997 ha sconvolto le discografie mondiali con singoli come Bitter Sweet Symphony, Lucky Man, Sonnet e la stupenda The Drugs Don't Work. Un album che ascolto sempre molto volentieri, perché come pochi, mi fa rituffare nell’atmosfere anni 90, ormai tanto lontane.
LA RICETTA
Essendo una 3.0 inevitabilmente il pensiero vola alle prime due versioni di questa birra. La prima versione fu una bella soddisfazione, mentre la seconda non mi aveva particolarmente entusiasmato. La principale differenza tra queste due versioni è nel lievito, London ESB di Lallemand nella prima, Windsor sempre di Lallemand nella seconda. Inoltre, nella seconda versione avevo aggiunto un 6% di Malto Brown senza particolari benefici.
Quindi come ho fatto questa terza versione di Mild?
L’idea di partenza era provare a riprodurre in chiave “Session” il grist che mi era piaciuto molto nell’american porter…
Naturalmente essendo una Mild e non una Porter è stato necessario apportare qualche “aggiustamento”, ma gli ingredienti sono grossomodo quelli. La principale novità è però nel lievito. Ho deciso di utilizzare il lievito secco Pinnacle™ Heritage English Ale, del quale ho sentito ben parlare da Tino di Brasseria Clandestina Homebrewing.
Essendo un lievito che non conoscevo, ho cercato di stare nel margine alto dello stile a livello di densità, ipotizzando una attenuazione del 70-72%. Nonostante le schede parlassero di attenuazioni fino a 78%, con un grist di questo tipo e birre a bassa gradazione non mi aspetto dei miracoli.
Naturalmente oltre alla vecchia porter ho riguardato un po’ la teoria prima di mettermi al lavoro..
Per quanto riguarda i malti base ho utilizzato un mix 50:50 di Golden Promise e Maris Otter, più per necessità che per altro. Anche se nelle Mild non è molto tipico, ho previsto un buon quantitativo di Monaco per esaltare la componente maltata dato che la versione 2.0 mi era sembrata veramente troppo watery, anche per essere una Mild.
Per le tonalità del caramello non potevano mancare i Crystal. In questo caso ho usato il classico Medium e il T50, che è una buona via di mezzo tra lo stesso medium e il più classico Light. Infine i malti scuri, a parte il Carafa Special 3 utilizzato unicamente per colore, mi sono affidato alla coppia Chocolate-Pale Chocolate. Nella prima Mild avevo usato il solo Chocolate e mi era sembrato troppo caratterizzante, mentre nella seconda il Pale Chocolate e in questo caso sembrava che mancasse qualcosa…quindi “un po’ e un po’”.
Per quanto riguarda l’ammostamento, monostep a 65°C per circa 60 minuti e infine, sosta di “finissaggio” a 72°C per 10 minuti per essere sicuro di aver finito la conversione. Mash Out a 77°C sempre per 10 minuti.
pH di ammostamento circa 5.3.
Per il luppolo ho utilizzato il solo Bramling Cross sia in amaro che un pizzico aroma per rendere la birra meno stucchevole e per dare qualche nota di “ribes nero” che in una birra di questo tipo ci può star bene (Ruggiero-Antonelli dixit..)
Per quanto riguarda l’acqua, un rapporto solfati/cloruri intorno a 0.6 per esaltare corpo e maltato e calcio intorno ai 50 ppm per favorire la pulizia e limpidezza. Infine un po’ di sodio per esaltare un po’ il gusto.
Fermentazione affidata appunto a Pinnacle Eritage English ale, partendo da 18°C, lasciato grossomodo a 19°C per tutta la fermentazione con un innalzamento finale a 21°C.
Carbonazione in Spunding e poi in forzata a 2.0 vol/CO2.
I RISULTATI
Come per la recente Session IPA, anche questa birra che è stata analizzata e giudicata da parecchia gente, giudici BJCP e non, e anche in questo caso il risultato finale è un deciso
… non lo so…
Ho ricevuto pareri tra loro nettamente contrastanti.. ma se nella Session IPA i giudicanti almeno concordavano con il voto, in questo caso le differenze sono state decisamente più marcate anche a livello numerico.
Sulle descrizioni ricevute a concorso potrei dilungarmi parecchio e probabilmente avrebbe poco senso, perciò mi limito a riportare solo i voti.
Risultato 39-39-38-29-28/50... Sereno Variabile!!!
L’impressione che io ho avuto di questa birra è che sia un ottima birra, personalmente a me piace molto.
“ogni scarrafone è bell'a mamma soja”
Esteticamente è bellissima, limpidissima, marrone scuro con riflessi rubino e un bel cappello di schiuma a grana fine. Si ritrovano ben presenti sia in aroma che al sapore i malti caramello, frutta secca e una punta più tostata di cioccolata/caffè che rende la bevuta meno stucchevole. Il luppolo è presente, con note terrose e fruttate (ribes appunto) che a mio avviso si sposano bene con il resto degli ingredienti e al profilo leggermente fruttato dato dal lievito. Amaro nella norma, ma forse si poteva spingere un po’ di meno per rimanere più aderenti allo stile, ma ammetto che a gusto personale (probabilmente sbagliando) tendo a preferire un leggero amaro in più.
In conclusione, una birra che sto apprezzando molto, facile da bere scorre veloce nel bicchiere, come deve fare una Mild. Birra che mi permette di valutare positivamente questo nuovo lievito Pinnacle che può essere utilizzato secondo me con ottimi risultati in verie birre British.. sarei curioso di provarlo in una bitter.. vedremo prossimamente..