Dopo qualche settimana passiamo alla pratica, quindi la mia, anzi le mie, versioni di California Common
IL NOME
Il nome di questa birra è “Californication”.
Se hai più di 35 anni nel 2024, credo sia impossibile non sapere a cosa mi sto riferendo. Californication l’album di maggiore successo dei Red Hot Chili Pepper che quest’anno ormai fa 25 anni.. per la serie sentitevi vecchi. Un album a mio avviso bellissimo pieno di singoli di successo come Scar Tissue, Otherside, Californication ma con tante altre chicche meno conosciute come la bellissima Porcelain. Un album senza tempo, a differenza dei RHCP che non sono invecchiati proprio benissimo.
LA RICETTA
Come sempre sono partito dall’analisi dello stile, che per chi se lo fosse perso si può trovare al seguente link.
https://failbeer.substack.com/p/california-common
Premessa, non parlerò di una sola birra, ma di due birre.. Versioni 1.0 e 2.0.
Il punto di partenza per la stesura della ricetta non può che essere il lievito. Lo stile vorrebbe il California Lager, il quale però ha una attenuazione minore rispetto ad altri lieviti da bassa fermentazione. Se invece si vuole utilizzare lieviti lager più classici, allora l’attenuazione è maggiore e di conseguenza, anche la ricetta deve essere tarata per tenerne conto.
Avendo scelto nella versione 1.0 il lievito W34/70 di Fermentis e nella versione 2.0 il Novalager di Lallemand era necessario abbondare con malti un po’ più caratterizzanti. Quindi Monaco di Simpson in abbondanza per bilanciare la luppolatura. Anche il caramello non può mancare, quindi mano relativamente pesante anche in questo caso utilizzando colorazioni per avere una maggiore complessità di gusto. Infine una punta di Pale Chocolate per aumentare un po’ il colore.
A livello di parametri le due birre sono veramente molto simili.
Il grist delle due versioni è identico.
Per quanto riguarda l’ammostamento monostep 67°C per circa 50 minuti e infine, sosta di “finissaggio” a 72°C per 10 minuti per essere sicuro di aver finito la conversione. Poi Mash Out a 77°C sempre per 10 minuti.
pH di mash mantenuto intorno a 5.3.
Il luppolo Northern Brewer deve essere il protagonista di questa birra sia in amaro che in aroma. Ma dato che nella prima versione l’unico difetto riscontrato è stato “si può dare di più” allora nella seconda versione ho aumentato un po’. Inoltre da un anno all’altro il luppolo disponibile aveva qualche Alfa Acido in più, quindi ho dovuto regolare la gettata in amaro di conseguenza.
Per quanto riguarda l’acqua, ho mantenuto un profilo equilibrato. Con un rapporto solfati/cloruri intorno a 1.2 spostato leggermente sui solfati.
Fermentazione affidata a W34/70 nella prima versione e al Novalager di Lallemand nella seconda, partendo in entrambi i casi da 15°C per poi alzare a 20°C. Nel primo caso 2 bustine, nel secondo 1 sola.
Carbonazione in spunding fino a 2.6.
I RISULTATI
Le due versioni, essendo la stessa ricetta, al netto di un leggero aumento di luppolo risultano molto simili ma i risultati a concorso sono stati un po’ diversi.
La versione 1.0, è andata al concorso Lost&Found 2023 ottenendo un risultato oltre ogni aspettativa.
Risultato 41-41/50... Ottimo!!!
La birra è stata apprezzata nel suo equilibrio, e giudicata senza difetti. Apprezzata soprattutto per il suo ottimo bilanciamento, l’estetica e in generale le note maltate. Luppolatura un po’ di timida da incrementare.
La versione 2.0, invece è andata al concorso Brewer goes to USA 2024 ottenendo un risultato meno esaltante, ma comunque molto positivo!
Risultato 35-35/50... Buono!!!
I commenti ricevuti sono grossomodo in linea con quelli dell’anno precedente, e anche in questo caso la luppolatura è stata giudicata debole. Diciamo che i giudici quest’anno hanno penalizzato maggiormente questo aspetto. Rispetto all’anno precedente anche la carbonazione è stata giudicata un po’ fiacca. Impressione personale aldilà dei numeri è che il luppolo di base fosse un po’ meno in forma. Anche la carbonazione nella versione in bottiglia non sembrava effettivamente essere 2.6 vol. di CO2.
In conclusione, la ricetta è buona soprattutto sul grist in cui non cambierei nulla. Da aumentare ulteriormente la luppolatura, soprattutto in aroma. Da valutare se con un leggero hopstand possa dare una marcia in più. In alternativa dovrei provare a ridurre un po’ la “ciccia” del grist per esaltare maggiormente il luppolo. A livello di lievito, non ho notato nessuna particolare differenza tra la versione con il W34/70 e quella con il Novalager.
Se avessi dovuto dare un voto alle due birre, avrei dato personalmente qualcosa in meno alla versione 1.0 e qualcosa in più alla 2.0. Effettivamente la seconda con una carbonazione meno convincente aveva un qualcosa in meno.. ma forse è solo una impressione.
Visto il mio amore per lo stile.. appuntamento a versione 3.0!!!