Dalla teoria alla pratica, dall’organizzazione su carta, alla realtà.. quindi seconda parte del racconto.. Praga e le sue Birre, alla caccia del fantomatico diacetile!
Giorno 0 - Perlustrazioni
Arrivati a Praga alle otto di sera, dopo il trasferimento in Hotel, non è che ci fosse molto da fare, ma, ma…. ma la scelta del Residence si è rivelata più che ottima. Dall’altra parte della strada c’è un pub… occhi a cuoricino subito per CRAFT BEER SPOT PRAGUE.
In questo Pub si può trovare un po’ di tutto, sia birre prettamente ceche che birre più moderne come IPA, sour etc., tra l’altro sul loro sito c’è sempre la TAP LIST aggiornata.. quindi si può andare sul sicuro!
Quindi, con la scusa di andare al market a fare spesa, mi sono concesso la prima birra di Praga. E si si inizia subito con il botto.. PROKOPAK Tatin 12°.
Sarà stata la sete, l’atmosfera, la stanchezza.. ma questa birra mi è sembrata subito eccezionale, anzi una bomba! Bevuta veramente appagante!!!
Sentendomi un po’ in colpa con mia moglie che era rimasta in casa con i bimbi ho preso anche una birra d’asporto, SIBEERIA EVERYDAY LIFE altra buona Světlý Ležák, che però mi ha convinto decisamente meno della precedente.
Giorno 1 - Si inizia a girare
Avendo la funicolare di Petrìn a due passi ci siamo portati subito in collina salendo anche sulla torre panoramica, una sorta di Tour Eiffel in miniatura con vista sulla città.
Dopo un giro nel labirinto degli specchi.. bello per bambini, na c…ata per gli adulti e una bella passeggiata nel verde della collina abbiamo raggiunto il Monastero STRAHOV, famoso per la sua bellissima biblioteca ma anche per il suo birrificio con biergarten.
Anche qui una proposta varia, tra classico e moderno. Di classico una ambrata Polotmavè che ricordava per certi versi una Vienna Lager e una Tmavè. Il tutto accompagnato da una cheesecake al caramello che ha portato il limite glicemico alle stelle. Un mattone! Molto buone le birre ma soprattutto molto bella l’atmosfera, con il birraio che produceva mentre noi eravamo lì e nell’aria il profumo di malto era bello intenso.
Finita la sosta merenda ci siamo diretti verso il castello, con l’intento di pranzare in una locanda tradizionale consigliata su molte guide, U Černého vola. Purtroppo, però non c’era posto, e c’era pure gente che aspettava. Tra l’altro il personale, di dubbia gentilezza, non ci ha fatto proprio venire voglia di entrare. Pertanto dopo un giretto interno a curiosare abbiamo abbandonato l’idea e diretti verso un altro ristorante a caso.
Qui molta più gentilezza e per accompagnare il pranzo una Tmavè Livovel, direi niente di che.
Pomeriggio dedicato alla visita del castello e della bellissima Cattedrale di San Vito, poi discesa a Malà Strana per la celebre Via Nerudova.
Tornati a casa, avevamo appuntamento al pub di fronte a casa. Dovevo far assaggiare anche a mia moglie la Tatin 12° che mi aveva tanto impressionato il giorno prima, ma anche per assaggiare la HORYMIR 10, decisamente molto buona pure questa.
Dopo cena una bella passeggiata, Praga di sera ha un atmosfera magica!
Giorno 2 - Oltre il fiume
E’ arrivato il momento di andare dall’altra parte della Moldava, quindi dopo aver attraversato il famoso Ponte Carlo, era d’obbligo un giro per la città vecchia. Visto “lo spettacolo” abbastanza deludente dell’orologio astronomico e ammirato la città dalla torre, è ben presto arrivata l’ora di pranzo.
L’obiettivo era chiaro, LOD’, il birrificio sulla barca.
Aldilà della curiosità per l’originalità del luogo, il posto è eccezionale sia per la qualità del cibo (lo stinco era da sogno) sia per la qualità delle birre. Inoltre il proprietario è stato gentilissimo e si è meritato la mancia. Grazie Angelo per avermi fatto conoscere questo posto!
Abbiamo preso le tre proposte ceche, una chiara ležák REPUBLIKA 12°, una dark Tmavè MONARCHIE 13° e una pils luppolata REMORKER 12°, una più buona dell’altra, ma la Tmavè era qualcosa di veramente spettacolare. Un equilibrio di gusti e aromi perfetto!
Rifocillati dal pranzo, un bel giro nel quartiere ebraico passando per la bellissima sinagoga spagnola, siamo tornati dall’altra parte del fiume con tappa obbligatoria davanti agli “pisciatori” di Černý, per la felicità dei bambini. Infine giù verso Kampa, altra oasi verde di Praga.
A Kampa mi ero segnato un bar per la merenda, il Mlýnská kavarna. Locale particolare e suggestivo immerso nel verde con fiumiciattolo e mulino, pieno di studenti immesi nello studio. Per entrare si attraversa un ponticello e anche l’interno è abbastanza particolare. Avevo trovato questo luogo tramite il sito di PIVOVAR VINOHRADSKÝ che indicata i locali in cui trovare le sue birre a Praga. E infatti la mia merenda è stata la VINOHRADSKÝ 11°. Altra più che ottima bevuta, da bere a litri con il secchio.
Breve cena a casa, la cucina Ceca non è il massimo per i bambini, e poi di nuovo in giro per una passeggiata serale verso la casa danzante.
Giorno 3 - Giornata Animale
Seppur un po’ contrario a questi luoghi, dovevamo concedere qualcosa anche ai bimbi.. quindi zoo!!! Lo zoo di Praga è uno dei più grandi di Europa, ma soprattutto è tenuto veramente molto bene con ampi spazi esterni per gli animali.
Dopo l’intera mattinata tra gli animali ci siamo riportati in centro, un giro in piazza Vinceslao e poi una sorta di pranzo posticipato (ormai erano le 15). Io volevo dirigermi verso OSSEGG o verso VINOHRADSKÝ, ma era tardi e ci avrebbero portati fuori rotta; quindi, ci siamo diretti da BOHEMIA GOOSE per uno spuntino accompagnato dalla loro Lezák e Tmave’. Il locale è veramente stupendo, anzi di più, merita una visita anche senza bere, ma comunque le birre erano notevoli, soprattutto la Lezák, la scura seppur molto buona era di livello inferiore rispetto a Lod’.
Rifocillati, giretto a vedere la testa che gira di Kafka e il “museo” Lego, grande passione di famiglia, sia per i più grandi che per i piccini.
Rientrando verso casa, la tappa era obbligata, U FLEKŮ.
Di questa storica (dal 1499 dice l’insegna) taverna-birrificio, ho letto tutto il contrario di tutto, tra recensioni entusiaste e critiche pesanti. Noi ci siamo limitati ad una merenda e devo dire che ne è valsa più che la pena. E’ un posto in cui entrare almeno una volta nella vita. Tavolate condivise, tanto rumore, veramente tanto, fisarmoniche e tromboni e camerieri che girano con vassoi pieni di birre e liquori, che vagano a destra e manca alla ricerca di bevitori. Atmosfera stupenda, e anche gli interni sono veramente molto caratteristici. E le birre? La storica Tmavè è eccezionale, poco da dire, ma con grande sorpresa anche la Lezák meno storica, mi è piaciuta veramente molto, con note luppolate un po’ diverse rispetto alle altre chiare Praghesi.
Giorno 4 - Tocca ripartire
Il volo è alle 15. Un breve giro ai bellissimi giardini Wallenstain e al muro di Lennon. Prima di partire però ci voleva un’ultima birra. Indecisione, potevo scegliere tra lo STREETBURGER BISTRÒ, che sapevo avesse in taplist la ÚNĚTICKÉ PIVO 10,7° o PIVOVAR VOJANŮV DVŮR. Essendo l’ultima, ho deciso di andare sul sicuro andando su ÚNĚTICKÉ. A quell’ora (11 di mattina) ero l’unico cliente del Bistrò ma a farmi compagnia c’era Sabrina Salerno in sottofondo… magia!!!
Così è andata, viaggio intenso, ma molto piacevole! Mi rimane il dispiacere di non esser stato fisicamente da VINOHRADSKÝ.
Praga è una città veramente molto bella, da vedere, da vivere e da bere… speriamo ci sia occasione di tornarci presto!
PS: Diacetile non pervenuto!